sabato 3 giugno 2017

Le emozioni nella seduta di psicomotricità


Nella fase centrale della seduta di psicomotricità emergono dei periodi, in cui vi sono determinate emozioni, principali:


- Inibizione/iperattività: si tratta di un normale meccanismo di difesa che i bimbi attivano in una situazione nuova. All'inizio il gioco tenderà ad essere lento e calmo ma si arricchirà man mano che prende confidenza con l'ambiente esterno e l'educatore.

- Aggressività: si tratta di un aggressività giocata, il bambino spinge l'educatore, lo assale, lo colpisce con degli oggetti, si può parlare di un aggressività simbolica che deve rimanere nella sfera del " non far male". Altrimenti se l'aggressività risulta eccessiva bisogna ricordare al bambino le regole da rispettare.

- Affettività/regressione: il bambino è disponibile ad esprimere il suo mondo emotivo e affettivo, è il momento chiave del programma in quanto il bambino riesce ad elaborare le esperienze affettive legate al suo sviluppo.

-Affermazione/costruzione: si tratta del periodo dei giochi di ruolo e di costruzione, è interessato ad imitare personaggi di cartoni, animali ecc.. questi giochi esprimono la ricerca di affermazione, il bambino mette alla prova le proprie potenzialità.

- Gioco autonomo/gruppo: se il bambino è riuscito a"vivere" tutti i periodi precedenti vengono sviluppate tutte le tipologie del gioco psicomotorio in piena autonomia. Inizia il gioco autonomo e poi a seconda dell'età sviluppa aspetti diversi della socializzazione.




Fonte: M. Vecchiato, Il Gioco psicomotorio, psicomotricità psicodinamica, 2007

giovedì 25 maggio 2017

la seduta di psicomotricità


Le attività al nido generalmente durano 30 minuti, in questo tempo sperimentano la loro libera iniziativa, acquisiscono competenze motorie e sociali confrontandosi in autonomia con se stessi e con gli altri.
La seduta di psicomotricità viene suddivisa in varie fari:
All'inizio vengono ripetute le regole tutti insieme e si lasciano i bambini giocare liberamente nello spazio usando il materiale scelto dall'educatore. Questa fase dura circa dai 10 ai 20 minuti a secondo delle esigenze del bambino che deve entrare in confidenza, soprattutto se è la prima volta, con l'educatore e l'ambiente.
Nella fase centrale invece si propone il vero e proprio "Tema del giorno", i bambini sono quindi chiamati a svolgere l'attività proposta seguendo le indicazioni dell'educatore.
Quando mancano 10-15 minuti alla fine della seduta si coglie una diminuzione di interesse da parte dei bambini, dunque l'educatore segnala ai bambini che l'attività sta per giungere al termine. in questo momento l'educatore potrà mettere della musica cosi che i bimbi saranno liberi di ballare o iniziare a riposarsi, sedendosi per terra.

l'educatore deve essere in grado di cogliere le capacità di ogni singolo bambino sapendole valorizzare in maniera personalizzata e individuale.





Fonte: M. Vecchiato, Il Gioco psicomotorio, psicomotricità psicodinamica, 2007

mercoledì 10 maggio 2017

Il Giardino


Importante per un bambino è la possibilità di muoversi in libertà, quindi come non far riferimento al GIARDINO.

Il giardino è luogo dove il bambino ha la possibilità di correre, saltare, rotolare, arrampicarsi. Possiamo affermare quindi che è uno dei luoghi privilegiati del movimento, il bambino si sente libero di muoversi e di fare esperienza.

I giochi che normalmente si trovano sono:
- scivolo
- piccola altalena
- palloni utilizzati in vario modo
- casetta per sviluppare il gioco simbolico
- "bruco" dove vi è data la possibilità al bambino di sperimentare il percorso, il nascondersi, l'arrampicarsi sopra
- tricicli e macchinine

E' importante non tenere il bambino dentro casa, facendogli svolgere solo giochi più o meno sedentari ma dargli la possibilità di uscire all'aperto.

giovedì 6 aprile 2017

Il " DIDO'"

Durante la mia esperienza di tirocinio in un asilo nido integrato, ho potuto osservare oltre allo svolgimento della routine quotidiana le varie attività che venivano proposte ai bambini durante la mattinata.

Un'attività che piaceva molto ai bambini della sezione in cui ero inserita, era il gioco del " didò" chiamato anche pongo. Il didò che veniva proposto ai bambini era fatto in casa, quindi possiamo definirlo biologico.
Con questo gioco i bambini avevano la possibilità di sviluppare la manipolazione: toccandolo, comprimendolo, batterlo sopra il tavolo, dargli una forma.
L'attività veniva anche effettuata con una musica rilassante, questo permetteva ai bambini di concentrarsi su ciò che stavano facendo.

L'attività del didò veniva spesso richiesta dai bambini, tanto che proprio nel mio ultimo giorno di tirocinio l'ho voluta proporre personalmente avvalendomi anche di formine, piccoli coltelli e rulli per rendere il gioco più stimolante.

giovedì 9 marzo 2017

Toccare per scoprire

Il bambino si diverte a toccare tutto, questo si può notare sin da quando il bambino è molto piccolo quando ha bisogno di toccare/manipolare per conoscere il mondo.

Il gioco della manipolazione non dura mai troppo perchè una volta che il bambino ha acquisito la conoscenza dell'oggetto: toccandolo, sbattendolo, pressato, lanciandolo si è fatto un idea delle sue caratteristiche dunque la motivazione diminuisce e l'attenzione si sposta su altri oggetti o situazioni.

Nel post successivo presenterò un attività manipolativa effettuata con i bambini.

venerdì 17 febbraio 2017

Il percorso


Il percorso, secondo il mio parere è un ottima attività da proporre a bambini sia grandi che piccoli perchè offre la possibilità di sviluppare vari aspetti della motricità.
un percorso può essere costruito con semplici oggetti.
Dalla mia esperienza di animatrice di bambini un possibile percorso può essere costituito da sedie, tavoli, palloni, corde per arrivare poi all'ultima tappa in cui i bambini riceveranno un premio.

Con questi semplici oggetti si possono sviluppare:

  • la corsa
  • il salto
  • lo strisciare
  • l'arrampicarsi
  • palleggiare
  • rotolare
  • scavalcare
Ecco perchè in molte delle attività che propongo al mio gruppo animatori sono basate principalmente sul percorso.



Fonte: M. Vecchiato, Il Gioco psicomotorio, psicomotricità psicodinamica, 2007

lunedì 30 gennaio 2017

Materiale per una seduta di psicomotricità

Il materiale usato nelle sedute di psicomotricità generalmente è composto da oggetti semplici e facili da manipolare.
L'obiettivo della psicomotricità è quello di favorire lo sviluppo del gioco psicomotorio finalizzato alla scoperta delle tre tipologie: sensomotorio, simbolico e di socializzazione.
Gli oggetti usati maggiormente sono: palloni, cerchi, coni, corde, cuscini e materassini. Stoffe, scatoloni di carta, tubi, giochi logici ed a incastro.












Fonte: M. Vecchiato, Il Gioco psicomotorio, psicomotricità psicodinamica, 2007